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Identificare le emozioni
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In quanti non danno un nome a quello che provano, o lo fanno in modo superficiale e sbrigativo solo per togliersi la domanda dalla testa? Eppure, non si tratta di manie organizzative o di controllo, tantomeno di mettere un’etichetta: saper identificare ciò che si prova vuol dire esserne consapevoli, svolgere quel processo che inesorabilmente porta ad analizzare le cause che hanno provocato ciò che percepiamo, per capire come comportarsi di conseguenza. Invece, spesso succede che si evita questo passaggio introspettivo, minimizzandolo e svalutandolo. [[File:Plutchik wheel.jpg|thumb|La ruota di Plutchik ]] Qualche giorno fa, io e la mia collega abbiamo seguito un workshop chiamato ‘Emotions identified’, tenuto dal nostro mentor del progetto ESC. L'obiettivo dello strumento fornitoci era quello di accogliere il dominio emotivo nel processo di apprendimento e di autosviluppo personale e sociale, in modo da renderlo più olistico. Ciò perché, secondo il metodo, identificare le emozioni è parte di un percorso di riflessione di qualità per capire cosa sta accadendo dentro di noi ed essere consapevoli dei propri bisogni. Ci ha consegnato due dischi, con descrizioni più o meno approfondite dei possibili sentimenti, secondo due schemi, uno semplice e uno complesso. Dopodiché, ci ha fatto selezionare quali pensavamo di aver esperito durante il periodo del progetto ESC, e ci ha fatto parlare di ognuna di esse: cosa pensi abbia causato questa emozione? Come hai reagito? E così via. Quel che ho notato è che non è che non riusciamo a capire le emozioni, ma che spesso ci mancano le parole adatte che ci soddisfino nel nostro tentativo di riconoscere degli stati complessi, come se affetti da alessitimia. Il fatto è che parlare di sé, delle proprie sensazioni, non è facile e richiede tempo e forza di volontà, ma, come per la maggior parte dei problemi relazionali, la scelta migliore da fare è dargli voce. Piangi, ridi, fantastica, connettiti con il mondo: cos’altro rende speciale l’uomo se non la sua capacità di comunicare? In tutti i suoi modi possibili.
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